Andrea Giovi a Verona, ora Perugia ha un vuoto

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 9, 2016 13:00 Updated

Andrea Giovi a Verona, ora Perugia ha un vuoto

Giovi Andrea

Andrea Giovi (foto Michele Benda)

In mezzo a tanti impegni (sorteggi e conferenze stampa) la Sir Safety Sicoma Perugia, che tanto bene aveva fatto sul mercato, perde un pezzo pregiato. Il club bianconero del presidente Gino Sirci guarda ai rinforzi ma nel frattempo deve salutare il libero Andrea Giovi che, come anticipato nei giorni scorsi, ha trovato l’accordo con Verona. Troppo lunga la fase di stallo della trattativa per il perugino doc e specialista della seconda linea che si è stufato di aspettare ed ha ceduto alle lusinghe degli scaligeri. Una scelta sofferta per lui che ha difeso i colori della sua città nelle ultime quattro stagioni e che lascia l’Umbria dopo sei anni consecutivi (i primi due a San Giustino), per tornare a girovagare nella penisola. Nelle prossime ore sarà reso ufficiale il suo approdo con i gialloblu che lo hanno cercato con insistenza, facendogli sentire di essere apprezzato, con tutta probabilità quello che non ha fatto il sodalizio dei block-devils, proiettato a convincere altri illustri atleti a venire a Perugia. C’è senza dubbio dispiacere per l’esperto giocatore trentatreenne che lascia la sua città e le amicizie per intraprendere una nuova avventura ma come sempre per i professionisti conta anche sentire la stima nei propri confronti per mettere nero su bianco. La stima verso questo baluardo della pallavolo perugina è stata senza dubbio poca nelle ultime settimane e così la decisione è ormai maturata. Il direttore sportivo Goran Vujevic continua ad inseguire le piste di Massimo Colaci legato a Trento e di Salvatore Rossini che è sotto contratto con Modena. La prima scelta è sempre Colaci e ai trentini è stata fatta una proposta molto allettante per svincolarlo e convincerlo a trasferirsi, mentre per Rossini che forse pareva più facilmente raggiungibile per i problemi economici degli emiliani ora la situazione si complica. Nel caso che nessuno dei due libero azzurri sia lasciato libero, Perugia resterebbe con un palmo di naso perché dovrebbe accontentarsi di quello che rimane in circolazione sul territorio nazionale (ben poco) oppure prendere un libero straniero e far giocare un altro italiano in campo, privandosi dello schiacciatore statunitense Aaron Russell oppure di del centrale serbo Marko Podrascanin prelevato dal Civitanova Marche. Ipotesi nemmeno lontanamente pensabili dalla tifoseria perugina. Staremo a vedere cosa succede e se la Sir ha un asso nella manica da spendere in caso di chiusura delle due porte. Di certo al momento manca un pezzo, ed è un pezzo di estrema importanza perché con tutti i miglioramenti possibili nel corso dell’estate e della prossima stagione, sia Zaytsev che Russell non sono ricevitori puri… e la ricezione, così come negli ultimi due anni, resta il tallone d’Achille di Perugia. Le strade con i marchigiani intanto si intrecciano a doppio filo dato che nel frattempo lo schiacciatore ucraino-tedesco Denys Kaliberda ha fatto il percorso inverso, lasciando l’Umbria per approdare in terra marchigiana.

Commenti

comments

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 9, 2016 13:00 Updated